Cecilio di Calacte
Le notizie su Cecilio di Calacte non sono molte e nello stesso tempo probabilmente anche poco veritiere. Si sa che nacque a Caronia, in provincia di Messina, nel primo secolo a.C. e che abbia esercitato la pratica di retore appunto nella regione siciliana. Ci sono notizie certe sulla sua presenza a Roma al tempo dell’imperatore Augusto. Come dicevamo fu un grande retore, in particolare sotto la guida di Apollodoro di Pergamo, e quasi certamente seguace dello stile attico che, con le sue caratteristiche di semplicità e rispetto della tradizione si opponeva a quello asiano in cui invece erano diffuse ornamenti e novità.
Proprio per opporsi alle teorie asiane scrisse diversi trattati; tra i più noti ne ricordiamo due: Contro i Frigi (erano chiamati così i seguaci dell’asianesimo) e Differenze tra atticismo e asianesimo (in cui vengono richiamati dieci oratori da prendere come esempio per quel che riguarda la retorica attica). La sua opera più celebre e sicuramente più importante rimane il trattato “De Sublime” in cui vengono contenute le sue teorie estetiche e contemporaneamente viene rappresentato il suo stile. Purtroppo tutte le opere di Cecilio di Calacte (Calacte richiama l’antico nome di Caronia) sono andate perdute.
Cecilio, figlio di questa terra ancora tutta da scoprire. Si attende una sistematica campagna di scavi archeologici sui siti dell’antica Calacte (dal greco, Kalè Acté)